Intervista a Greta Adami
Intervista a Greta Adami
- Come valuti questa tua prima parte del campionato ?
Sono molto contenta soprattutto della seconda parte di questo inizio stagione. Negli ultimi anni ho vissuto alcune situazioni per me un po’ difficili e mi sento molto cambiata sia a livello caratteriale che di testa e questo mi aiuta anche in campo, dove riesco ad esprimermi meglio con più serenità.
- La Fiorentina può ancora lottare per lo scudetto?
Assolutamente sì. Anche se la classifica non ci sta dando molto ragione in questo momento, ma se non ci credessimo noi per prime sarebbe un grosso problema. Noi scendiamo in campo ogni partita con l’idea di vincere e poi alla fine si faranno i conti.
Ogni partita sarà importantissima per noi perchè abbiamo l’obiettivo Champions alla portata e poi vedremo cosa succede sopra, visto che ci sono ancora tante partite importanti da giocare. - Milan o Roma: chi temi di più nella corsa Champions?
Sono entrambe due squadre fortissime, giocano in maniera diversa, ma riescono ad esprimersi bene ognuna con la sua personalità. Nonostante questo non temo nessuna delle due, credo che se giochiamo da Fiorentina con le nostre caratteristiche possiamo stare tranquille . L’importante è pensare a noi e credere sempre in noi stesse e in ciò che siamo. - Cosa ti ha colpito di Commisso?
L’entusiasmo e la passione che ci dimostra sempre e che ci fa sentire. E’ spesso presente sugli spalti ed ha sempre un sorriso destinato a tutti i tifosi, è sempre molto disponibile nel concedersi e questo i tifosi lo sentono .
Inoltre, cosa che ci riguarda da vicino, ha portato subito tante novità e tanti cambiamenti anche nell’ambiente femminile. Per noi è molto positivo avere un presidente come lui, che crede nel calcio femminile, anche perché negli USA è popolarissimo e seguito e capisce le potenzialità che potrebbe avere. - Hai fatto una partita da centrale difensiva: ti è piaciuto questo esperimento?
In un momento di emergenza della squadra, ho fatto anche questa esperienza nel ruolo. Avevamo già provato in diversi allenamenti e in partite amichevoli sia con la Fiorentina che con la Nazionale, ma non era mai arrivato il mio momento da centrale di difesa in una partita ufficiale, e credo che non sia andata così tanto male.
Spesso da centrocampista mi inserisco nella linea difensiva ed averlo fatto per una partita intera mi è stato molto utile. Non è il ruolo che preferisco, ma se ci fosse bisogno sarei disponibile a giocare anche in porta….. - Nel nuovo centro sportivo ci saranno tre campi dedicati al calcio femminile : un passaggio importante?
Come detto prima Commisso crede molto in noi e la dimostrazione è nella progettazione del nuovo centro Sportivo : il fatto che ci abbia chiesto in modo diretto di cosa abbiamo bisogno proprio per far si che si possa lavorare nel migliore dei modi è importantissimo perché vuole confrontarsi direttamente con quelle che sono le necessità e le esigenze di una squadra e questo vale a tutti i livelli In questi ultimi anni ci sono stati tantissimi cambiamenti per noi, e molti dovranno ancora essercene, ma avere un centro sportivo sarà fondamentale per la continua crescita di questo movimento. - Speri ancora di avere un’altra opportunità in chiave azzurra?
Assolutamente si. Mi è dispiaciuto non far parte della spedizione del mondiale. Io cerco di fare bene con la fiorentina, per vincere con la mia squadra, dimostrando carattere e bel gioco e sono sicura che questo alla fine porterà dei risultati . - Quali sono le calciatrici italiane che ti hanno impressionato di più in questo campionato?
Voglio essere di parte e parlo di Alice Tortelli che non è una sorpresa, ma una certezza del nostro campionato - E le straniere?
Sempre per essere di parte mi piace Laura Agard. - Quale è il segreto per battere il Milan in campionato e eliminarlo in Coppa?
Il Milan è una squadra che non molla mai e che pressa su ogni pallone. Noi in testa abbiamo il segreto per batterle…ma appunto è un segreto.
In ogni caso bisogna giocare con il cuore e con la passione e voglia che ci contraddistinguono. - Ti piacerebbe una finale di Coppa Italia con la Juve, sarebbe una rivincita.
Di sicuro noi vogliamo essere una delle due finaliste, quindi mi piacerebbe molto affrontare di nuovo la juve per un trofeo. - Cosa serve per far crescere ulteriormente il calcio femminile in Italia?
Ormai se ne inizia a parlare in modo un po’ più concreto, ma credo che la cosa fondamentale sia il passaggio al professionismo, con i passi giusti e senza copiare altri schemi ma sono certa che porterà sicuramente tante migliorie sotto tanti punti di vista. - I tuoi obiettivi da calciatrice?
Crescere ed imparare sempre. Vincere il più possibile con club e nazionale. - E da donna?
Quando finirò di giocare dovrò ripartire da zero, quindi il mio obiettivo è quello di finire gli studi per avere un lavoro stabile dopo il calcio, avere una famiglia e riuscire a mantenerla con il mio compagno per vivere sereni e felici. - Quali parole useresti per convincere una famiglia a mandare la loro bambina a giocare a calcio?
Credo che i genitori debbano volere la felicità per i proprio figli. Lo sport che è una passione, può rendere felici. Il calcio è uno sport.
Mia mamma mi ha accompagnato al primo allenamento, io non volevo entrare perchè erano tutti maschi e mi vergognavo, è stata lei a chiamare il mister e mi ha fatto entrare. Penso che la ringrazierò sempre per questo, con mio papà mi ha sempre seguito e sostenuto e mi ha fatto essere una persona felice che segue i propri sogni. - E’ cambiato il vostro rapporto con la gente?
E’ cambiato il fatto che adesso ci riconoscono e ci chiedono una foto e questo fa un po’ strano, non siamo ancora abituate - Un prodotto commerciale che ti piacerebbe promuovere come testimonial
Mi piacerebbe poter promuovere ogni sabato delle scarpe da calcio, nuovi modelli, nuovi design.
Se invece devo parlare di un prodotto fuori dal calcio non saprei, mi piace molto la tecnologia, fare foto, creare video, quindi forse qualcosa che abbia a che fare con questo mondo - Pallone e maternità è un binomio possibile?
Non ho mai vissuto questa situazione quindi non saprei. So però di alcune giocatrici che dopo aver avuto un figlio sono tornate in campo, quindi direi di si. Probabilmente adesso è un pochino più semplice di prima.
Fonte: TCF – TUTTOCALCIOFEMMINILE