Tiziano Crudeli: “Ganz l’uomo giusto per il Milan”
Il countdown è cominciato. L’attesa sale, l’ansia pure. Il primo derby di Milano tutto al femminile sta per arrivare. Tutto Calcio Femminile sta seguendo le due squadre in questi giorni di avvicinamento al match. In esclusiva abbiamo rintracciato Tiziano Crudeli. Chi segue i colori rossoneri sa chi è. Il suo sangue non è rosso ma rossonero da sempre. La sua fede, forse chiamarla cosi è riduttivo, è milanista. Se il Milan fosse una donna probabilmente l’avrebbe sposata. Crudeli ha risposto alle nostre domande in merito al derby tanto atteso di Domenica.
Qual è il suo rapporto con il calcio femminile?
“Ho visto alcune partite e mi sono divertito molto. Questa affermazione è sincera, non la dico per formalismo. Ho trovato un calcio sorprendente. C’è ritmo, intensità, buona tecnica, correttezza. Una cosa che mi da fastidio nel calcio maschile è quando vengono accentuati certi interventi. Le sceneggiate che i giocatori fanno per un fallo subito. Le donne da questo punto di vista sono molto più sportive. Subiscono un fallo, non protestano, si rialzano e continuano a giocare”.
I colori rossoneri per lei sono una fede. Ganz è stato un giocatore importante per il Milan. Come lo vede come allenatore?
“Sono condizionato dall’amicizia che mi lega a Maurizio. Ho dei giudizi più che positivi. E’ una persona molto corretta e preparata evidentemente come allenatore. Non è sempre detto che i grandi giocatori diventino poi grandi allenatori. Maurizio può dare un contributo positivo, soprattutto al calcio femminile. La sua esperienza di chi ha giocato ad alti livelli è utile al calcio femminile”.
Cosa si aspetta dal Derby ed in generale dalla squadra Femminile?
“Io l’ho intravista… mi sembra che sia una squadra competitiva e pronta per gareggiare alla pari con le altre ed aspirare ai vertici del campionato. Sono molto legato ai colori rossoneri, sono tifoso, per cui spero che il Milan vinca. Cerco però di essere obiettivo soprattutto quando ci sono i derby. Seguo il calcio a 360 gradi, lo faccio per lavoro oltre che per passione, ed imparo a tutti i livelli, tornei o competizioni”.
Qual è la sua opinione sulla decisione di non far giocare il derby a San Siro?
“Lo trovo sbagliato. Deve sapere che sono responsabile della Nazionale giornalisti e opinionisti Tv Calcio, e spesso e volentieri abbiamo giocato a San Siro. Non vedo perché non ci debba essere un derby, anche se la gestione del Meazza è cambiata. I numeri del calcio femminile lo dimostrano. Il derby avrebbe avuto un successo di pubblico e San Siro avrebbe permesso una maggiore affluenza rispetto a quella che ci sarà a Sesto San Giovanni”.
Seguirà il Derby?